martedì 16 settembre 2014

L'insostenibile leggerezza della burocrazia italiana



L'Italia va a rotoli e non serve un esperto di economia o un'agenzia di rating per sentenziarlo. Te ne accorgi dalle piccole cose come la tassa sui rifiuti (TARSU, TARES e spiritus sancti). Mi Rifiuto di credere che il popolo che ha inventato il Rinascimento, l'economia, il diritto e le note musicali non sia ancora riuscito a trovare un briciolo di lucidità per pensare ad un modo facile e veloce di disdire il contratto della monnezza a Milano. 

Evidentemente non si vuole, è un paese che prova un maniacale gusto nel restare imbavagliato nella burocrazia e trasformare quei numeri di FAX disponibili sulla carta, indisponibili nella realtà. Funziona come le le sabbie mobili, più provi ad uscirne e più ti risucchiano. Più provo a divincolarmi dall'ultima zavorra che mi lega allo Stato Italiano e più mi prosciuga tempo e denaro. 

Belle parole su investimenti, incentivi alle imprese e agevolazioni per gli imprenditori ma questa burocrazia italiana renderebbe marcio anche un hamburger di McDonald...something will never change direbbe un idolo di gioventù.

buzzoole code

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